Maria Pezzillo, moglie di Antonio Ciontoli, è stata condannata a tre anni per l’omicidio di Marco Vannini. Ma qual è stato il suo ruolo?
Maria Pezzillo, moglie di Antonio Ciontoli, è una delle tante figure che potrebbero aver avuto un ruolo di primo piano nell’omicidio di Marco Vannini, avvenuto nel maggio del 2015 nella villetta di famiglia di Ladispoli.
Maria Pezzillo, condanna confermata in Cassazione?
L’allora suocera della vittima quella sera si trovava in casa assieme al marito, ai due figli Martina e Federico e alla fidanzata di quest’ultimo, Viola Giorgini. La Pezzillo è stata condannata a 3 anni di reclusione, decisione poi confermata dai giudici della Corte d’Appello. L’accusa rivolta, a lei e a tutti gli altri componenti della famiglia, è quella di omissione di soccorso. A rendere la sua posizione delicata sarebbe stata una telefonata, mandata anche in onda durante una puntata della trasmissione ‘Quarto Grado’, in cui la donna sembrava rivolgersi a qualche altra persona presente in casa durante la richiesta dei soccorsi al 118.
Insomma, la questione resta abbastanza intricata e controversa. Ora resterà da capire se la pena sarà confermata in Cassazione. Quest’ultima, che rappresenterà l’ultimo grado di giudizio, dovrebbe pronunciarsi il 7 settembre 2020. A rendere la situazione ancora più delicata è stata la nomina, arrivata qualche mese fa, di Maria Pezzillo a scrutatrice nel comune di Ladispoli. Una scelta, che secondo quanto raccontato da ‘Il Messaggero’, avrebbe scatenato una serie di polemiche e di critiche. “Maria Pezzillo è una cittadina che gode pienamente dei diritti civili e politici garantiti dalla Costituzione“,è stata la replica dei legali della donna.