Fino al 1967 i matrimoni interraziali erano vietati negli Stati Uniti e puniti col carcere. Di portata epocale fu la sentenza con cui si chiuse il caso passato alla storia come Loving contro Virginia.
Il film è stato presentato in anteprima e in concorso al Festival di Cannes (nel 2016) e non è la sola produzione dedicata a questa storia. I coniugi Loving erano già stati protagonisti di un documentario del 2011.
Loving contro Virginia: così è passato alla storia il caso che ha visto coinvolti Richard e Mildred Loving nel 1967. Per la prima volta la Corte suprema degli Stati Uniti dichiarò incostituzionale il Racial Integrity Act risalente al 1924 e fu un evento di portata epocale, perché in questo modo si pose fine alle restrizioni legali relative ai matrimoni interrazziali negli Stati Uniti. Bianchi e neri (definiti “colorati”, comunque di origine non bianca) non potevano sposarsi e per averlo fatto Richard e Mildred furono condannati a un anno di carcere in Virginia.
Lo stato della Virginia, infatti, aveva norme penali severe che impedivano queste unioni, norme che sì punivano ugualmente neri e bianchi, ma che avevano comunque un fondo razziale. La Corte Suprema, infatti, stabilì che il XIV emendamento non poteva ritenersi soddisfatto con la sola uguaglianza formale della pena e che bisognava demolire quelle norme e quelle prassi che comunque erano basate sulla razza e sulla discriminazione razziale.
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