Charles Manson chi era e la nuova era che professava

Charles Manson ebbe un’infanzia difficile. Da piccolo entrava e usciva dai riformatori e solo a 33 anni giunse ad Hollywood, ma quel mondo lo rifiutò

Charles Manson era nato in Ohio da madre alcolizzata e passò la sua infanzia e prima fanciullezza tra riformatori e carceri anche per piccoli furti.

Arrivò a Hollywood quando aveva 33 anni con l’intento di fare fortuna come musicista, ma non ottenne fama in alcun modo.

In seguito Charles Manson si ribellò a quel mondo “dorato” che lo aveva rigettato e questo lo portò ben presto a uccidere tutti coloro che ne facevano parte.

La nascita della “Family”

Charles Manson non ebbe fortuna come musicista, ma esercitava un certo fascino sulle ragazzine. Così formò la family e si stabilì assieme ad altri membri in un ranch a miglia da downtown LA.

A nessuno dei membri veniva concesso di andare in città. Nella family vigevano regole fisse: Charles Manson era il “padrone” le donne dovevano essere sottomesse all’uomo, non esistevano tv, ne calendari ne orologi.

Tutto ruotava intorno alla sua autorità. Con piccoli furti ci si procurava da mangiare e la droga.

Molte ragazzine, tra cui coloro che in seguito divennero testimoni d’accusa, si unirono alla comunità per sfuggire al marito o a una famiglia da loro giudicata oppressiva.

“Helter Skelter” e la nuova era

La pace e la stabilità di quella strana famiglia dove si praticavano rituali satanici e stragi di gruppo, terminò con gli omicidi del 9 e 10 agosto.

Charles Manson, mandante e esecutore delle stragi venne condannato a morte, ma in seguito la condanna venne commutata in ergastolo. A 83 anni morì in carcere di cancro al colon.

La follia di Manson era tale che, durante gli “anni di gloria” predicava l’Helter Skelter ossia una nuova era in cui sarebbe stato il capo assoluto.

Tutto però avrebbe dovuto cominciare con il caos e degli omicidi casuali apparentemente a scopo razziale.

 

 

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