Omicidio Vannini: vacilla la colpevolezza di Antonio Ciontoli, che potrebbe aver mentito per coprire il figlio Federico su consiglio del comandante Roberto Izzo.
L’ex comandante della caserma dei carabinieri di Gallipoli Roberto Izzo è indagato per l’omicidio di Marco Vannini. La novità nell’indagine conferma i dubbi che i genitori del giovane hanno sempre nutrito, in merito alla tragica e misteriosa morte del figlio. Le responsabilità della morte di Marco a questo punto forse andranno riviste…
Omicidio Vannini: chi ha sparato davvero?
Roberto Izzo è stato iscritto sul registro degli indagati dopo le dichiarazioni di Davide Vannicola ai microfoni de Le Iene. Il programma di Italia 1 ha dedicato ampio spazio a questo caso di cronaca, andando anche a trovare testimonianze molto importanti. Nello specifico quella del commerciante, amico del militare, è stata decisiva ed era il frutto di una confessione fatta dal comandante stesso.
A sparare, la fatidica sera della morte di Marco, sarebbe stato Federico Ciontoli, non suo padre Antonio. Quest’ultimo si sarebbe preso le responsabilità per tutelare il ragazzo, sotto consiglio dello stesso Izzo.
L’ex comandante ha sempre negato ogni responsabilità e coinvolgimento nel caso, parlando di un rapporto di superficiale conoscenza con Ciontoli, nulla di più. Ma le parole di Vannicola lo smentiscono, anche perché esistono diverse telefonate, fatte dal Ciontoli a Izzo, in cui l’uomo chiede aiuto al collega.
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