Giulio Rapetti Mogol, tra i parolieri più fini della tradizione musicale italiana, sarà presente in qualità di ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Mogol, Che tempo che fa: morte, età,canzoni
La sua poesia ha dato vita ad alcune delle canzoni più belle della musica italiana dall’inizio degli anni Sessanta a oggi. Olttre al sodalizio con Lucio Battisti, io dei più grandi iterpreti nostrani, il paloriere ha scritto i testi di alcune delle canzoni più belle della musica leggera italiana.
Tra i suoi più grandi successi ci sono brani destinati all’immortalità. Tra questi Io ho in mente te (Equipe 84), A chi (Fausto Leali), Una lacrima sul viso (Bobby Solo), La spada nel cuore e Riderà (Little Tony).
Classe 1936 è periodicamente vittima della fake news, che a intervali più o meno regolari annunciano la sua morte.
Nome d’arte
Sulla scia delle orme paterne Giulio Rapetti intraprende nel 1955 la carriera di paroliere, anche se lui ha sempre preferito dichiararsi autore. Nel 1959 è la SIAE a scegliere per lui lo pseudonimo Mogol tra altre e 120 proposte, tutte inventate a caso e proposte alla società da Giulio in persona.
Ufficialmente, il suo primo testo è Briciole di Baci(1960) scritto insieme al collega Carlo Donida e interpretato dall’ugola d’oro Mina. Il vero successò per Mogol arrivò per l’anno successivo, quando il brano scritto da lui Al di là, scritto sempre a quattro mani, vinse il Festival di Sanremo.
Vita privata
Mogol è felicemente sposato con Daniela Gimelli, dal loro amore non sono nati dei figli. L’artista è però quattro volte padre. Dal suo primo matrimonio con bSetenella De Pedrini nascono tre figli: Mario, Carolina e Alfredo, in arte Cheope. Il quarto figlio è Francesco, nato dalla relazione dell’autore con la pittrice e poetessa Gabriella Marazzi.