Pur avendo già recitato in classici della Settima arte quali L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich e Taxi driver di Martin Scorsese, Cybill Shepherd raggiunse negli anni Ottanta la popolarità nell’ambito del piccolo schermo, quando nel telefilm Moonlighting si lasciava andare a battibecchi pieni di umorismo facendo da capo all’investigatore privato David Addison, ovvero un Bruce Willis ancora non famoso.
A quel personaggio di Madelyn “Maddie” Hayes hanno fatto seguito innumerevoli apparizioni, dalla sitcom personale Cybill a The L Word, fino a Psych e The Client List – Clienti speciali e Law & Order – Unità vittime speciali.
Per quanto concerne lo show interpretato da Cybill e da Bruce Willis, nel ruolo di investigatori privati, costituisce un tipico caso di drammedia ovvero una combinazione di elementi drammatici, comedy e romantici e nella originalità delle tecniche narrative può considerarsi il degno antesignano del più recente Ally McBeal.
Con il suo misto di giallo poliziesco e di commedia romantica, un linguaggio smaliziato e una coinvolgente alchimia tra i due protagonisti, Moonlighting ha rappresentato per gli americani della seconda parte degli anni ottanta, un vero fenomeno di costume, lanciando nello star system un attore oggi globale come Bruce Willis e sancendo una delle tante rinascite che costellano la vita della sofisticata e talentuosa Cybill Shepherd.
Il tema della serie, cantato dal cantante jazz Al Jarreau, è stato uno dei più amati e apprezzati nella storia dei telefilm americani.
Alla cancellazione di Moonlighting si giunse in maniera graduale: Bruce Willis, fresco del successo di Trappola di cristallo (Die Hard), decise di puntare ad una carriera cinematografica, mentre Cybill Shepherd aveva da poco partorito due gemelli (in concomitanza con la fase della gravidanza di Maddie).