Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle citazioni letterarie nei film di Woody Allen con Io e Annie (1977), oltretutto comprendente nel cast, nei panni di se stessi, il sociologo canadese Marshall McLuhan e lo scrittore Truman Capote, il quale interpreta “un uomo che sembra Truman Capote”.
Riportiamo questo dialogo tra i protagonisti, Annie Hall (Diane Keaton) e Alvy Singer (Woody Allen)
Alvy Singer: Stai avendo un flirt con il tuo professore di università. Quel fesso che insegna Crisi contemporanea nell’uomo orientale…
Annie Hall: Motivazioni di fondo del romanzo russo, ci sei andato vicino.
Alvy Singer: Che differenza c’è? Tutte masturbazioni intellettuali.
Annie Hall: Ah, finalmente un argomento che conosci veramente a fondo.
Alvy Singer: Ehi, non denigrare la masturbazione. È sesso con qualcuno che amo.
Visioni differenti anche su un’altra figura letteraria, quella di Sylvia Plath. «Ah, Sylvia Plath – dice Alvy – una poetessa interessante il cui tragico suicidio è stato erroneamente interpretato come romantico dalla mentalità studentesca». La risposta di Annie? «Oh, non lo so. Alcune sue poesie sembrano eccezionali» (in inglese neat).
Altra scena emblematica è quella della divisione dei libri mentre la coppia si sta lasciando. A seguito della domanda di Alvy: “Di chi è Il giovane Holden?” si innesca un dialogo spassoso.
Annie Hall: Allora, tutti i libri sulla morte sono i tuoi. E tutti quelli di poesia sono i miei.
Alvy Singer: Rifiuto della morte, ricordi? Fu il primo libro che ti regalai…