Dopo avervi fatto vedere i 40 errori di World War Z, i 53 errori di Hunger Games, i 43 errori di Looper, i 71 errori de L’uomo d’acciaio, i 50 errori de Il grande e potente Oz, gli 82 errori di Prometheus, i 64 errori diThe Avengers, i 157 errori di The Amazing Spider Man 2 – Il potere di Electro, i 15 errori nascosti nei film e nelle serie tv più celebri, 10 errori nei film, oggi vi mostriamo i blooper presenti nel film Il gladiatore.
Si è aggiudicato i premi Oscar nelle categorie relative a film, attore protagonista, costumi, sonoro ed effetti visivi ed è stato uno dei più grandi successi cinematografici degli ultimi vent’anni. Ma non pochi sono gli errori presenti ne Il gladiatore di Ridley Scott, film che ha rilanciato il peplum nell’ambito della Settima arte. Basterebbe citare il fatto che, prima dell’assalto contro i germanici, Massimo dice “Scatenate l’inferno”, sebbene il concetto di “inferno” non esistesse ancora nella religione della Roma pre-cristiana.
E si tratta soltanto del primo, perché non solo si vedono volumi di libri quando Marc’Aurelio è nella tenda con Massimo in un’epoca in cui essi non esistevano e si usavano pergamene, ma il gladiatore viene chiamato spesso “Ispanico”, in quanto proveniente dalla Spagna, mentre Iberico sarebbe stato il giusto termine, considerando che la Spagna ancora non c’era.
Inoltre, il termine “Colosseo” sarebbe nato soltanto nel medioevo per indicare un edificio nei pressi al colosso dedicato a Nerone, quindi quello giusto sarebbe stato “Anfiteatro Flavio” o, più semplicemente,”Anfiteatro Massimo”.
E passiamo alle armi: le spade luccicanti che vengono sfoggiate erano nere o, comunque, scure, considerando che l’acciaio non era proprio in uso corrente, mentre in due scene di battaglia compare la balestra, oggetto che si diffuse solo nel medioevo.
Tra l’altro, i gladiatori nel circo massimo combattevano contro i leoni, non contro le tigri.
Ma c’è da continuare ancora per molto: quando Russell Crowe torna a casa, nei campi di grano circostanti si vedono benissimo le tracce dei trattori lasciate per i trattamenti alle colture.
In una delle prime scene, quando Massimo si dirige da Marco Aurelio, si nota benissimo un uomo vestito con dei jeans passare sotto la testa del cavallo.
Dopo che è stato fatto prigioniero da Proximo cerca di cancellare il tatuaggio grattandosi a fondo con una pietra, senza presentare cicatrici nelle scene successive.
Ad un certo punto qualcuno libera un piccolo serpente-corallo, velenoso e che vive solo in America Centrale e che, quindi, non poteva trovarsi nella Roma del 180 d.C. (soprattutto perché l’America non era stata ancora scoperta).
In una scena in cui il pubblico è in delirio per un combattimento si può notare un signore con barba e capelli bianchi esibirsi per un attimo nel classico gesto dell’ombrello, ma anche una persona della troupe con jeans e maglietta e con la telecamera in mano.
Nell’ultima scena, quella dell’alba, dietro all’Anfiteatro Flavio, si nota il lago della Domus Aurea, cosa impossibile in quanto il bacino fu prosciugato e riempito di calcestruzzo proprio per ricavare il basamento su cui fu edificato il Colosseo.
La traduzione “Generale” (il grado con cui viene nominato Massimo) è sbagliata e Commodo non è certo morto nel Colosseo, ma in una congiura.
Nella battaglia iniziale Russell Crowe pianta la spada nell’albero, e poi la riprende dal lato opposto.
In una scena l’imperatore Commodo conversa nel suo palazzo con altri personaggi e, attraverso una loggia, si vede un bel cupolone che, però, ancora non esisteva.
Questo articolo è stato modificato: 6 Luglio 2016 20:24
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