L’orgia del III Reich di Daniela Poggi arriva in dvd

L'ultima orgia del III Reich

Sotto pseudonimo Marc Loud, è Adriano Micantoni l’ex comandante delle SS Konrad che, appena uscito di prigione, torna all’ormai abbandonato Liebenkamp insieme alla deportata ebrea Lise Cohen, cui concede anima e corpo la Daniela Poggi non poche volte ospite della celluloide di genere (“Speed cross” di Stelvio Massi e “Prestami tua moglie” di Giuliano Carnimeo nella filmografia), ma che è conosciuta dal pubblico odierno soprattutto per aver condotto la popolare trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, tra il 2000 e il 2004.
Una Daniela Poggi accreditata come Daniela Levy e che, in seguito a questa sequenza di apertura, vediamo rivivere in flashback tutti gli orrori affrontati nel campo di concentramento nazista messo in scena ne “L’ultima orgia del III Reich”, diretto nel 1977 dal compianto Cesare Canevari – autore di “Una jena in cassaforte” e “Io, Emmanuelle” – e classificabile, senza alcun dubbio, in qualità di miglior titolo appartenente all’infame filone denominato “nazi-porno”.
Un filone nato, a quanto pare, in seguito al successo riscosso da “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini e “Ilsa la belva delle SS” di Don Edmonds, entrambi datati 1975, ma che, in realtà, nonostante la sua propensione a sfruttare esili soggetti bellici d’ambientazione anni Quaranta esclusivamente come pretesto per poter tirare in ballo estreme immagini di sesso e violenza, non ha assolutamente nulla di pornografico.
Come testimonia anche la pellicola canevariana in questione, che, forse rientrante tra le meno esagerate del sottogenere che ci ha dato “La bestia in calore” e “Le lunghe notti della Gestapo” e chiaramente influenzata da “Il portiere di notte” di Liliana Cavani, di tre anni prima, costruisce con notevole senso del ritmo l’evoluzione psicologica del rapporto che lega i due protagonisti di cui sopra.
Un’evoluzione accompagnata dal disgusto volutamente generato non solo attraverso piuttosto esplicite situazioni comprendenti una ragazza sbranata viva dai dobermann, un pasto a base di carne umana e il sesso violento – corredato di amplessi ai limiti dell’hard – cui vengono costrette le prigioniere con i soldati, ma anche e soprattutto tramite dialoghi decisamente feroci (citiamo solo l’affermazione che vuole l’eliminazione degli ebrei necessaria e non gratuita).
Situazioni in cui la Poggi, tra l’altro, si trova sia legata a testa in giù con topi sottostanti che spinta a praticare una memorabile fellatio a una pistola… fino all’inaspettata, sorprendente conclusione.
È Dynit a renderlo disponibile su supporto dvd.

Francesco Lomuscio

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