Uomo di piccola taglia e sulla trentina, il protagonista è Lucien L’Hotte, ovvero Jean-Yves Tual, impiegato coscienzioso incaricato di redigere le lettere di insulti nei casi di divorzio di un importante studio legale.
D’altra parte, non potendo sognare il matrimonio si dedica con vendicativo ardore alla distruzione di quelli delle altre persone; almeno fino al giorno in cui, nel corso di un caldissimo pomeriggio, incoraggiato dalla voluttuosa cantante lirica Paola Bendoni alias Anita Ekberg, cliente dell’ufficio, osa quei gesti d’amore che la coscienza della sua infermità ha soffocato per tanto tempo.
Quindi, man mano che prende il via la contaminazione del vizio per mano della grazia, già a partire dalla presenza di colei che è rimasta nella storia della Settima arte grazie al mitico bagno nella Fontana di Trevi immortalata nel 1960 ne “La dolce vita”, si avverte non poco l’influenza da parte del cinema di Federico Fellini durante la visione de “Il nano rosso”, che, girato in bianco e nero, nel 1998, dal francese Yvan Le Moine (qui al suo primo lungometraggio), approdò nelle sale italiane soltanto il 30 giugno di due anni dopo.
Influenza accentuata anche dal fondamentale sfondo rappresentato dall’universo circense, con tanto di partecipazione dell’acrobata, giocoliere e mimo Carlo Colombaioni, non a caso attivo su diversi set del citato maestro riminese della celluloide; da “La strada” a “Il Casanova di Federico Fellini”, senza dimenticare “I clowns”, “Roma” e “Amarcord”.
Universo che, permettendo all’insieme di lasciar emergere ancora di più il proprio lato interessato ai freak, non può fare a meno di richiamare alla memoria anche le grottesche combriccole raccontate in fotogrammi dal cileno Alejandro Jodorowsky, artefice di autentici cult dell’underground anni Settanta quali “El topo” e “La montagna sacra”.
E vi attende anche un delitto in questa tanto pessimista quanto bizzarra pellicola d’autore che, aggiudicatasi, tra gli altri, il premio per il miglior film d’esordio presso il Festival di Montevideo e quello per il miglior attore al Festival di Kiev, è 30 Holding a riscoprire in dvd con trailer quale contenuto extra.
Nota: la durata esatta è centouno minuti, non centoquarantaquattro come erroneamente riportato sul retro della fascetta.
Francesco Lomuscio
Questo articolo è stato modificato: 11 Gennaio 2015 12:07
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