Dopo aver conquistato due Oscar con “Il mio piede sinistro” (1990) e “Il petroliere” (2008), é arrivato anche il terzo per il grande attore britannico, Daniel Day-Lewis. La sua magistrale interpretazione nel “Lincoln” di Steven Spielberg gli ha fatto ottenere un record mai registrato finora nella storia del cinema, quello di riuscire a essere premiato tre volte come Miglior Attore Protagonista. Comprensibilmente commosso, Lewis nel suo discorso di ringraziamento ha anche evidenziato una certa modestia: “So di aver ricevuto molto di più di quello che meritavo nella mia vita. Grazie Academy. Poi dopo aver scherzato con la mitica Meryl Streep che era sul palco per premiarlo: “Eri la prima scelta di Steven per Lincoln e io dovevo essere in Margaret Tatcher”, si rivolge alla moglie Rebecca Miller: “Da quando ci siamo sposati, 16 anni fa, mia moglie ha vissuto con alcuni uomini molto strani, ma per fortuna lei è quella versatile in famiglia. Un ringraziamento sentito verso lo sceneggiatore e il regista e il Presidente che ha impersonato: “Ci sono tre uomini ai quali devo questo e molto di più: Tony Kushner, il nostro skipper Steven Spielberg e la mente, il corpo e lo spirito di Abraham Lincoln”. Infine, la sua dedica finale mentre ancora impugna la statuetta: “Per mia madre. Grazie mille”. Un attore di prima grandezza, che oltre che per i premi ricevuti, va anche ricordato per altre superbe interpretazioni in pellicole di successo, come “L’ultimo dei Mohicani” (1992), “Nel nome del padre” (1993) e “Gangs of New York”, queste ultime due gli sono valse comunque la Nomination. Il fatto curioso è quello che per un periodo aveva deciso di abbandonare il clamore di Hollywood, venendo a lavorare come apprendista calzolaio in una bottega di Firenze, ma evidentemente non poteva abbandonare una professione che gli calza a pennello.
Diego Pedullà